una volta finito di allestire gli effetti, sono passato alla lavorazione del bottom della enclosure, come vi anticipavo alcuni giorni fa, c’è uno solo connettore di alimentazione che porta ad un hub interno che alimenta tutti gli effetti.
vi risparmio la foratura della enclosure, vi posto due foto, la prima è un particolare dell’esterno del plug con relativa descrizione l’altra è l’interno con la presa per l’hub:
come vedete nella seconda foto c’è della pellicola adesiva messa per ”isolare” il bottom, messa più che altro per sicurezza psicologica mia;
la foto successiva vede l’hub montato e collegato alla presa di alimentazione, come vedete tutto è scollegabile, in modo da non impazzire se dovesse esserci necessità di interventi di qualsiasi genere:
so che è orrendo da vedere, ma tanto è interno quindi per me il problema non si pone, l’ho leggermente sovradimensionato, nel senso che uno dei connettori a 2 pin rimane libero.
una volta assemblate le due parti il risultato è questo:ho quindi chiuso, ritestato il tutto, messo il velcro sul fondo, ed installato il multieffetto sulla pedalboard, facendo tutti i collegamenti del caso:
il tocco finale è l’applicazione di un ripiano che copre i cavi ma che fornisce un ampio spazio di backup per eventuali nuove installazioni, il ripiano è appoggiato al multieffetto sostenuto sul retro da 4 colonnine in abete 18x18mm altezza 80mm e queste fissate con il velcro:
magari non è bellissimo da vedere, ma previente la possibilità che lo smalto della enclosure si rovini ulteriormente e copre i cavi.
il progetto è praticamente finito, commenti e domande sono graditissimi!
A.
Posso solo farti i complimenti, gran bel lavoro e ha anche un notevole “vintage appeal” 🙂
Grazie!! :), ora mi rimane da decidere come far apparire meno triste e vuoto il ripiano 😀 😀
A.
Sono sicuro che non rimarrà vuoto a lungo ma ci starebbe bene anche un tuo logo, magari con uno stancil
al momento non saprei cosa aggiungere agli effetti che ho già, in effetti il logo lo avevo previsto, ma poi non gli ho dato seguito, più che altro perchè non sarebbe visibile da nessuna parte..
A.
Potrebbe essere sempre utile come piano di appoggio, che so, la scaletta dei brani, cose di questo tipo
si, è una opzione, anche se al momento di suonare in gruppo mi è passata la voglia..
A.
I tip my hat to you.
Pur avendo visto le anteprime e avendo seguito le fasi dell’opera, non smetto di stupirmi e mi inchino di fronte ad un’impresa del genere…
… solo tu potevi riuscirci. 😀
( ed essere delirante a sufficienza da volerlo fare, ovviamente )
ovviamente il delirio è la prima cosa, se ci metti un minimo di razionalità la prima risposta è ”ma anche no!” 😀 😀
grazie!!
A.
Molto Pete Cornish in tutto questo 😉
Non condivido lo spirito del progetto (preferisco ancora i pedalini liberi e singoli), ma devo dire che hai fatto veramente un gran bel lavoro!
si ti capisco per il discorso pedallame singolo…ma nella mia idea di comprimere sempre di pù gli spazi aumentando la praticità mi è sembrata la soluzione migliore, Cornish è stato una ottima ispirazione 😀 😀
Grazie per il bel lavoro in ogni caso 🙂
A.
Ciao, mi sembra di capire che qualcosa non sia andata per il verso giusto, altrove dici che suona male, in che senso? Suona tutto male o solo qualche sezione? Per male cosa intendi? Zanzarosità, rumore, cosa? Giusto per curiosità, visti gli effetti che la compongono mi sembra strano, peccato
ciao fabio,
a breve (spero entro oggi) vedo di postare la spiegazione delle mie osservazioni negarive su altri lidi;
say tuned,
A.